Osteria Bonanni

Cucina toscana: 5 regole fondamentali

Indice

Per ogni regione esistono tradizioni culinarie e piatti differenti. E la cucina toscana non è sicuramente da meno.

Ogni regione ha delle regole non scritte per realizzare pietanze caratteristiche, che in ogni preparazione si ripropongono.

In questo articolo abbiamo raccolto 5 regole fondamentali della nostra cucina, grazie alle storie di chi si è susseguito tra i fornelli dell’Osteria Bonanni: da nonna Pia a nonna Marisa.

CUCINA TOSCANA

La cucina toscana non può essere “asciutta”

Quando si pensa a piatti toscani, sicuramente uno dei primi pensieri va alle cotture in umido e agli stracotti.

Quando si prepara una pietanza nel tegame, l’olio la fa da padrone ed è quindi consueto trovare in molti ristoranti tipici toscani dei piatti moolto unti.

La cottura in umido ha i suoi grandi vantaggi e le sue pecche: permette alle carni di ammorbidirsi e di acquisire un grande sapore grazie ai lunghi tempi di preparazione; di contro, per alcuni risulta pesante.

Ossibuchi rifatti, peposo e cacciagione, sono alcuni dei piatti che grazie alla stracottura vengono apprezzati da toscani e non.

Riassunto in 5 parole potremmo dire: unto è bono e peso!

I piatti toscani devono essere ben conditi

Le seconda regola della cucina toscana è abbastanza chiara: ogni piatto che esce dalle cucine delle nonne per il pranzo della domenica deve essere condito a dovere.

Scordatevi di mangiare in casa di un toscano D.O.C. qualcosa di sciapo e insapore quindi. 

Questo si traduce praticamente nell’utilizzo massiccio di sale e pepe, come certificato da chiunque abbia mai assaggiato il peposo.

Altri ingredienti che donano sapore ai piatti toscani sono l’aglio e la cipolla, solitamente battuti nei fondi di cottura di diverse pietanze assieme agli odori (sedano, carota e prezzemolo).

I profumi più utilizzati sono sicuramente la salvia, come ad esempio nei fagioli all’uccelletto, e il ramerino. Difficile trovare altre erbe aromatiche.

Infine ci sono le “droghe”. Ogni casa ha la propria formula magica e qui cerchiamo di condividere una lista delle più utilizzate: coriandolo, noce moscata, chiodi di garofano, cannella, pimento, zenzero, pinoli, uvetta, frutta candita, cioccolato.

La cucina toscana ti deve saziare

Alla faccia dei ristoranti stellati, quando vai a pranzo da un parente toscano non puoi alzarti da tavola senza essere pieno.

Non esistono assaggi o degustazioni. I pranzi della domenica sono ricchi di contenuto, spesso accompagnati da una bottiglia di vino rosso.

Questo probabilmente perché la tradizione contadina vedeva nel pasto, e in particolare nel pranzo della domenica, la vera ricompensa per gli sforzi lavorativi.

Come dice Nonna Marisa: “noi contadini soldi non se n’aveva, ma non abbiamo mai patito la fame”.

In toscana, non si butta via niente

Questa dovrebbe essere una buona regola per qualsiasi cucina (e probabilmente lo è già).

Capita quindi che la carne avanzata venga riutilizzata per la preparazione di polpette, meglio se poi cotte in umido col pomodoro.

Oppure che la pasta venga ricotta in forno con la besciamella, diventando più buona di come era all’origine.

Anche questa filosofia trae probabilmente origine dalla tradizione contadina della toscana, dove le risorse a disposizione non potevano essere sprecate: il lesso veniva bollito, utilizzando i succhi per fare il brodo e la carne come secondo piatto (certe volte anche rifatto con le cipolle).

Quando la storia continua a insegnarci come fare le cose.

La carne di manzo, se non stracotta, DEVE essere al sangue

Questa è probabilmente la regola che, se avete mangiato almeno una volta con un toscano, vi avrà detto.

Dal Roastbeef alla bistecca alla fiorentina, la carne di manzo deve essere al sangue (a meno che non stiate preparando uno stracotto).

Questo perché così facendo la carne resta tenera e non perde tutti i suoi succhi, che le permettono di essere così saporita.

In particolare, per la cottura alla griglia, il consiglio è quello di cuocere la carne quanto basta per essere calda al suo interno e “croccante” all’esterno, mantenendo internamente il suo colore simil crudo.

Regola da ricordare per fare bella figura con bistecche, filetti e tagliate!

Conclusioni

Sicuramente esistono altre regole nella cucina toscana. In questo articolo abbiamo raccolto le 5 principali, per evitarvi brutte figure con amici e parenti toscani!

Nel nostro blog abbiamo tanti altri articoli. Se vuoi leggere di più, passa a dare un’occhiata!

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